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Alla ricerca dei funghi in Calabria – La guida

La stagione dei funghi è alle porte!

La Calabria offre uno scenario ideale per gli amanti della natura e della raccolta dei funghi. Dai boschi selvaggi e incontaminati del Pollino alle Serre vibonesi, dalla Sila all’Aspromonte, ci sono innumerevoli località che permettono di immergersi in questa avventura fungina. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai pericoli, poiché alcune specie fungine possono essere velenose.
Ecco cosa devi sapere per goderti una giornata di raccolta dei funghi in Calabria.

La varietà fungina della Calabria

I boschi calabresi offrono un ambiente ricco di contrasti cromatici e rigoglioso durante l’autunno, grazie al clima temperato, alla presenza di laghi e alle abbondanti piogge. Questi fattori creano le condizioni ideali per la crescita spontanea di più di 3000 specie di funghi. Le principali regioni fungine della Calabria includono il Parco nazionale del Pollino, le Serre vibonesi, la Sila e l’Aspromonte.

Il regno del porcino

Il porcino, noto come il “re dei funghi,” è la specie più ricercata e apprezzata in tutto il mondo. È caratterizzato da un cappello carnoso e un gambo massiccio, con un profumo e un sapore squisiti. Cresce in boschi luminosi di quercia, faggio e castagno durante l’estate e l’autunno ed è abbondante nel Parco nazionale del Pollino. Tuttavia, la raccolta del porcino richiede un’apposita autorizzazione valida per un anno, quindi è importante essere autorizzati prima di iniziare la ricerca.

Altre varietà

La Calabria è una regione dell’Italia ricca di biodiversità fungina, e oltre al porcino (Boletus edulis), è possibile trovare una varietà di funghi commestibili e non commestibili. Alcuni degli altri funghi che si possono trovare in Calabria includono:

  1. Amanita caesarea: Conosciuta anche come il “fungo imperiale”, è una specie altamente prelibata e considerata una delizia gastronomica.
  2. Chanterelle (Cantharellus cibarius): Questi dal colore giallo-arancio sono molto apprezzati per il loro sapore delicato.
  3. Funghi chiodini (Armillaria mellea): Sono molto comuni in Italia e hanno un sapore leggermente amaro.
  4. Funghi cardoncelli (Pleurotus eryngii): Questi hanno un sapore delicato e si trovano spesso in particolare nelle zone costiere.
  5. Mazza di tamburo (Macrolepiota procera): È un grande fungo commestibile con un cappello simile a un tamburo.
  6. Funghi gallinacci (Laetiporus sulphureus): Sono conosciuti per il loro aspetto a strati e si trovano spesso sugli alberi.
  7. Funghi prataioli (Agaricus bisporus): Questi bianchi sono tra i più comuni e coltivati al mondo e sono ampiamente utilizzati in cucina.
  8. Funghi ovuli (Amanita ovoidea): Hanno un aspetto molto caratteristico e un sapore gradevole.
Fungo: Macrolepiota procera o fungo Mazza di tamburo

Tieni presente che la raccolta di funghi selvatici richiede conoscenza ed esperienza, poiché alcune specie possono essere tossiche o facilmente confuse con altre commestibili. Prima di consumare qualsiasi fungo raccolto in natura, è importante essere sicuri della loro identificazione e, se necessario, consultare un esperto o un micologo per evitare rischi per la salute. Inoltre, rispetta sempre le leggi locali sulla raccolta dei funghi, che possono variare da regione a regione.

Funghi da evitare

La Calabria ospita anche alcune specie fungine velenose, alcune delle quali mortali. L’Amanita phalloides, conosciuta come “angelo della morte,” è uno dei funghi più pericolosi da evitare. Altre specie da evitare includono l’Hypholoma fasciculare e l’Amanita muscaria, il famoso fungo rosso e bianco, dall’aspetto tenero e conosciuto in realtà è super velenoso!  È fondamentale essere in grado di riconoscere e distinguere queste specie pericolose dai funghi commestibili.

Fungo Amanita Muscaria

Consigli per la raccolta dei funghi

Chi va a raccogliere funghi dovrebbe utilizzare un cestino di vimini invece delle buste di plastica, pulire i funghi dal terriccio sul posto e depositarli nel cestino con parte imeniale rivolta verso il basso per facilitare la caduta delle spore. Se si trovano funghi sconosciuti o velenosi, è meglio lasciarli stare senza danneggiarli, poiché contribuiscono all’equilibrio del bosco. Non bisogna asportare l’humus dal bosco né raccogliere funghi vicino a strade trafficate o discariche, poiché possono essere contaminati da sostanze tossiche.

Dove cercare i funghi in Calabria?

In Calabria, ci sono diverse aree ideali per cercare funghi durante la stagione autunnale. Ecco alcune delle zone più rinomate per la raccolta dei funghi in Calabria:

  1. Parco Nazionale del Pollino: Questa è una delle principali destinazioni per la raccolta dei funghi in Calabria. Il Pollino offre una vasta gamma di habitat boschivi, tra cui quercia, faggio e castagno, che sono ideali per la crescita dei funghi, in particolare del porcino. Il Parco del Pollino è spesso chiamato “il regno del porcino” a causa dell’abbondanza di questa prelibatezza fungina.
  2. Sila: La Sila è un altopiano montuoso noto per i suoi boschi di pino, faggio, castagno e querce. Questa regione offre un ambiente favorevole per la raccolta di vari tipi di funghi, tra cui porcini, rositi, chiodini e galletti.
  3. Aspromonte: L’Aspromonte è un’altra area della Calabria ricca di boschi e habitat naturali ideali per la raccolta dei funghi. Quest’estate sono state riconosciute 21 nuove Zone speciali di conservazione (ZSC) in questa regione, il che rende la raccolta dei funghi ancora più accessibile e regolamentata.
  4. Serre Vibonesi: Le Serre vibonesi, situate nella provincia di Vibo Valentia, offrono una vasta gamma di habitat boschivi e sono conosciute per la loro biodiversità fungina. Anche qui puoi trovare funghi come porcini, rositi, chiodini e galletti.
  5. Monte Poro: Questa montagna, situata nella provincia di Vibo Valentia, è una delle località ideali per la raccolta dei funghi nelle Serre vibonesi. I boschi qui sono ricchi di varietà fungine commestibili.

Ricorda che la raccolta dei funghi in Calabria richiede un’apposita autorizzazione valida per un anno, quindi assicurati di ottenere il permesso necessario prima di iniziare la tua avventura fungina. Inoltre, è importante rispettare le regole locali sulla raccolta dei funghi e prestare attenzione alla sicurezza durante l’escursione nei boschi.

Usi culinari dei funghi calabresi

I funghi calabresi possono essere consumati freschi, secchi o sott’olio. Sono spesso utilizzati in sughi, ripieni o per accompagnare carni bianche o rosse. Il porcino è uno degli ingredienti principali della cucina calabrese e si trova in piatti tipici come il risotto ai porcini e la pasta mantecata con parmigiano e pesto di porcini.
Pasta ai funghi

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