Descrizione
Cerchiara di Calabria è un borgo turistico calabrese dell’Alto Jonio Cosentino, situato in posizione panoramica a 650 metri di quota nella parte orientale del Massiccio del Pollino.
Il suo territorio, ad alta vocazione agricola, ricade nell'area di produzione dell'olio extravergine di oliva Bruzio DOP - Sibaritide; inoltre, è rinomato per la produzione del Pane di Cerchiara, un'eccellenza della panetteria calabrese.
È gemellato con il comune calabrese di Cutro, quello abruzzese di Fossacesia, quello veneto di Lugo di Vicenza, quello lombardo di Lurate Caccivio, quelli marchigiani di Offagna e Ostra Vetere e quello pugliese di Uggiano La Chiesa.
In un'enclave distaccata del suo territorio si trova la vetta più alta della Calabria: il Monte Serra Dolcedorme, primato che condivide con il comune di Castrovillari.
Museo del pane di Cerchiara di Calabria
In un antico mulino nel cuore di un piccolo borgo medievale appena fuori dal centro di Cerchiara sorge il Museo del Pane all'interno del quale è possibile vedere gli attrezzi originali e seguire il processo del "pane di Cerchiara", che ha il marchio del Parco Nazionale del Pollino, è un prodotto tipico per il quale viene rigorosamente seguita una ricetta tradizionale, impastando lievito madre, farina di grano "0" e "00", crusca e acqua locale di montagna, il tutto completato da una lenta cottura a legna; la sua particolarità consiste nella forma e nella capacità di mantenersi fragrante e saporito fino a 15 giorni dopo l’uscita dal forno.
Nel museo si coglie la storia dell’antica civiltà contadina e viene valorizzata la tradizione intorno alla quale si muove tuttora l'economia del paese: la produzione del pane. Cerchiara viene chiamata infatti anche Città del Pane.
L’impasto e la lievitazione
Il pane di Cerchiara è un pane “al femminile”, visto che sono proprio le donne ad essere le titolari dei panifici attivi e ad essere le depositarie della singolarità del “loro” pane: l’impasto, la cui specificità deriva sia dalla bontà dell’acqua locale sia dalla attenta selezione delle farine di grano tenero ed in parte aggiunte di crusca, come già accennato, viene fatto lievitare con lievito madre (pasta acida) e poi cotto nel forno a legna tradizionale a cupola, la cui base è costituita da mattoni refrattari. Ogni panificatore ha i suoi segreti: dalla “pasta acida” che si tramanda e si rigenera continuamente (e che rispetto al lievito di birra conferisce maggiore qualità al pane), al momento esatto in cui la base di mattoni del forno con la legna ardente potrà essere liberato e pulito con lo “scopolo” per poi iniziare l’inserimento dei candidi “palloni” scanàti da cuocere. La lunga lievitazione, di almeno sei ore, in larghi cassettoni di legno, conferisce al pane di Cerchiara particolare leggerezza e digeribilità, oltre a fare sì che questo pane duri molto di più degli altri nel tempo, anche fino a quindici giorni.
La cottura avviene nel forno a legna di quercia, castagno e faggio a 300°C, per circa 2 – 4 ore, nel corso delle quali i mattoni che prima erano stati arroventati restituiscono lentamente il calore alle forme di pane, rendendolo dorato fuori e cotto dentro. Di solito una pagnotta va da 1 a 5 kg, ma può arrivare anche a 10 kg, come quella che Domenico Monti preparò a Panariello, oppure persino a 25 kg, come quella cotta in occasione della visita del Papa in Calabria.
Località
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Cerchiara di Calabria, CS, Italia
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