L’appuntamento è nel cuore di Cosenza, in piazza dei Bruzi e lungo corso Mazzini, dove accorreranno migliaia di agricoltori da diverse regioni, assieme al presidente di Coldiretti Ettore Prandini, a partire dalle ore 9,00 di venerdì 10 marzo fino a domenica 12 marzo, per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana, il modello basato sulla distintività e la qualità del made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione.
Per i tre giorni di manifestazione si alterneranno esponenti istituzionali e rappresentanti della società civile per discutere sui temi della crisi energetica, del cambiamento climatico, dell’alimentazione e dei rischi connessi all’affermarsi di modelli di consumo omologanti, a partire dall’arrivo sulle tavole del cibo sintetico a minacciare la salute dei cittadini e la sopravvivenza stessa del Made in Italy agroalimentare.
Un luogo di dibattito politico-economico sul futuro realizzato in un contesto di offerta gastronomica di comunità e di festa con i cittadini e le famiglie, rappresentato dal mercato del cibo a km 0 e dallo street food, unite ad aree dedicate al mondo dell’imprese e ai nuovi servizi. Il Villaggio Coldiretti di Cosenza è l’unico posto al mondo dove per l’intero week end tutti potranno vivere per una volta l’esperienza da gourmet con il miglior cibo italiano al 100% a soli 8 euro per tutti i menu preparati dai cuochi contadini che hanno conservato i sapori antichi del passato.
Al Villaggio si potranno anche scoprire le opportunità e i pacchetti vacanze offerti dagli agriturismi di Campagna Amica, promossi da Terranostra, con percorsi e consigli per fermarsi a mangiare e a dormire nel rispetto dell’ambiente e della tradizione culinaria delle nostre campagne. Ma si potrà andare a scuola di olio extravergine italiano nell’Oleoteca e partecipare a degustazioni guidate nell’Enoteca del Villaggio, dove si potranno degustare cocktail all’extravergine, vini e birra agricola, seguire le lezioni di agricosmesi con i trucchi di bellezza della nonna.
Le origini
Il nome della Coldiretti è legato a Paolo Bonomi che nel 1944 la fondò e ne fu Presidente fino al 1980. Nato a Romentino (Novara) il 6 giugno 1910 da una famiglia di agricoltori e laureato in scienze economiche e commerciali, manifesta sin da giovane interesse e passione per le problematiche sociali.
Obiettivi : La difesa del made in Italy
Filiera agricola tutta italiana
La Filiera agricola tutta italiana è il progetto Coldiretti per valorizzare e promuovere il vero prodotto agricolo Made in Italy. Gli obiettivi sono assicurare una giusta remunerazione a chi produce, garantire sicurezza, origine, genuinità e qualità ai consumatori italiani, esaltare i primati e le distintività dei nostri territori, portando un accrescimento del patrimonio complessivo del nostro Paese.
Sostenibilità
Il legame con il territorio e la distintività fondata su un mix unico e irripetibile di asset (cibo, cucina, arte, cultura, turismo, paesaggio) rappresentano la vera leva competitiva con cui il Made in Italy può affrontare i mercati globali. Tale patrimonio viene però messo a rischio dalla mancanza di trasparenza che favorisce chi spaccia per italiani prodotti che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. Un furto di valore e identità che può essere evitato solo garantendo l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti in commercio.