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Festeggiamenti per San Francesco di Paola

FESTEGGIAMENTI PER SAN FRANCESCO DI PAOLA,  SANTO PATRONO DI CALABRIA

Il 2 aprile è il giorno in cui si celebra San Francesco di Paola, il Santo patrono di Calabria, giorno della sua Assunzione al Cielo. Questa data coincide sempre con la Quaresima, per questo il festeggiamento in sua memoria, nel Santuario di Paola, avviene nell’anniversario della sua canonizzazione, che avvenne il 1º maggio del 1519. I festeggiamenti durano 4 giorni.

Il 1 maggio si svolge il rito dell’accensione della lampada votiva. Il giorno successivo, il 2 maggio, si celebra il patronato della Regione Calabria. Il 3 maggio si benedicono con il mantello del Santo, il mare e la sua gente. Il 4 maggio è la giornata in cui culminano tutti festeggiamenti.
L’ argenteo busto del Santo si porta in spalla in processione per le vie del borgo. Al programma religioso segue sempre un ricco programma di concerti, le fiere tradizionali, spettacoli vari e fuochi pirotecnici. Tante sono le processioni che si svolgono in tutte le vie della cittadina durante i giorni di festa. Le celebrazioni sono molto sentite dalla popolazione locale in una comunione di senso di comunità, memoria, aggregazione, identità, cultura e divertimento. Ogni angolo della città, i balconi, le strade sono adornate con fiori, striscioni e soprattutto tanto senso di comunione.

I solenni festeggiamenti sono organizzati dall’amministrazione comunale in cooperazione con la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, l’Ordine dei Frati Minimi del Santuario e con il patrocinio di ‘Calabria Straordinaria’.

È stato allestito un programma civile di notevole interesse. Grandi eventi, musica, ospiti di primo piano, stand gastronomici, eccellenze italiane, riuscendo anche a  coinvolgere alcune delle migliori energie locali.

I festeggiamenti di quest’anno cominciano il 28 aprile.

Chi è San Francesco di Paola

San Francesco di Paola Protettore dei poveri e sopratutto della gente di mare, fu un eremita dai tanti miracoli e prodigi, amato da tutti.
Fondò in Calabria l’Ordine dei Minimi ai suoi discepoli e prescrisse di vivere di elemosine. Così, per secoli, San Francesco di Paola nonostante pare che sia stato tramandato come persona analfabeta e rozza, non era affatto così. La grande quantità di documenti dimostrano che, al contrario, era un filosofo e un medico esperto. Guariva gli ammalati utilizzando pozioni preparate con erbe medicinali. Riusciva ad alleviare sofferenze e curare tante malattie che non erano guarite dagli altri medici del tempo. Le sue terapie erano ritenute quasi magiche. Dagli altri medici era considerato un taumaturgo, quasi uno stregone. Proprio per queste sue capacità, inviato dal Papa Sisto IV, fu chiamato alla Corte di Luigi XI per guarirlo e restò in Francia per ben venticinque anni ad Amboise. Non a caso proprio in questo luogo costruì un convento.

L’iconografia classica lo rappresenta sempre con un bastone sottile, che non certo usava per sorreggersi, ma perché era anche un rabdomante, con il quale cercava l’acqua nelle zone impervie in cui si trovava a essere. Proprio per questo era anche ritenuto sensitivo, capace di trovare l’acqua nel deserto. Conventi e comunità nacquero proprio nei punti del suo cammino dove trovò l’acqua. Costruì tantissime opere a Paola, Paterno, Corigliano, Spezzano, in Sicilia, a Milazzo, addirittura in Francia e altri posti. Ancora perché era un ingegnere e costruttore, un esperto progettista.
Era estremamente versatile e poliedrico. La sua filosofia era semplice e la praticava in ogni occasione e contesto, durante incontri sia con personaggi importanti come sovrani e papi e sia con la gente comune, semplice e umile. Spesso è stato descritto come una persona autoritaria, severa, moralizzante, avversaria  e dai malcostumi. Il Santo, nonostante fosse una figura imponente, invece era il contrario, cordiale e gioviale con tutti coloro che incontrava nel suo cammino. Predicava la misericordia e la carità secondo i dettami della religione cristiana. Sempre a disposizione dei poveri e degli infermi. A lui fedeli riconoscono guarigioni miracolose, l’esorcizzazione d’indemoniati e la resurrezione di un ragazzo.

Il cammino del Santo

Il cammino di San Francesco di Paola è un percorso religioso e d’interesse naturalistico pensato come ripetizione dei viaggi intrapresi dal Santo. Ricalca i passi del Santo e ripercorre i luoghi della sua vita.

Il cammino è costituito da tre tappela via del Giovane, la via dell’Eremita, la via dei Monasteri da lui costruiti.  Ognuna di esse è rappresentativa di una particolare fase della vita del taumaturgo.

Santuario di Paola

Il cammino di San Francesco di Paola è un percorso riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali che lo ha inserito nell’Atlante dei cammini d’Italia. A ogni fine tappa il pellegrino può trovare ospitalità in B&B, in chiese e parrocchie, in case private o in rifugi di montagna. L’intero Cammino è percorribile in 12 giorni. Si cammina attraversando sentieri naturali costituita da boschi colline e campi.

La prima tappa ha inizio partendo da San Marco Argentano per arrivare a Corigliano Calabro e al Santuario di Paola, cuore simbolico del Cammino.

Da qui comincia la seconda tappa. Si risale verso le Serre Cosentine: San Fili, Cerisano, Mendicino, Carolei, Dipignano, fino al Santuario di Paterno Calabro. Da qui, comincia la terza tappa verso Cosenza, per arrivare camminando all’interno del Parco Nazionale della Sila a Spezzano della Sila, per finire a Corigliano Calabro.

 

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